Maria Cosway

Storia e Mission

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Il Fabbricato

Il fabbricato

La Fondazione Maria Cosway detiene un fabbricato costituito da quattro edifici fra loro affiancati siti in Via Paolo Gorini a Lodi (numeri civici 2, 4 ,6 ,8, 10, 12bis, e un ingresso da Piazza Zaninelli).

vista aerea

Una parte dei fabbricati e' ora locata alla Fondazione Clerici Centro di Formazione Professionale, che tiene corsi di prima formazione, corsi post-diploma, corsi di riqualificazione (civico numero 6), alla Scuola Media "Ada Negri" del Comune di Lodi (civico numero 2) e agli Scouts (AGESCI) (ingresso da Piazza Zaninelli).

Al primo piano del fabbricato posto al civico 2, si trova la Sala della Musica recentemente restaurata, col finanziamento del Ministero Beni Culturali, ma attualmente non fruibile, in attesa di completarne l'accessibilità.

busto Maria CoswayNel salone e' presente il busto di Maria per opera dello scultore milanese Gaetano Manfredini. La posa dell'opera avvenne il 19 luglio 1839 ad opera del Consiglio Comunale di Lodi. La sala, di sei metri per venti, presenta una volta a padiglione con medaglioni in stucco raffiguranti poeti e musicisti.

La sala subì varie trasformazioni:

Al piano superiore del fabbricato posto al civico 10, é ubicata la Cappella delle suore, non accessibile al pubblico in quanto é in attesa di restauro, per essere adibita a futuro museo. La cappella, costruita fra il 1855 e il 1859, presenta la decorazione pittorica di Pietro Ferrabini, la stuccatura a lucido del partito architettonico di Giovanni Bleni e l'altare dei fratelli Giudici.

La storia del fabbricato

L'area venne occupata nel 1669 dai padri di San Francesco di Paola, detti Paolotti (dal 1657 erano già nell’area), che vi costruirono il convento e la chiesa che venne benedetta nel 1674. Gli ultimi lavori di completamento della struttura architettonica ed arredo della chiesa ebbero luogo nel Settecento, con il completamento del primo chiostro nel 1743.

La chiesa venne poi completata all'esterno nel secondo dopoguerra. La facciata, incompiuta, ha ricevuto un completamento neobarocchetto nel 1954, esemplato sulla facciata di S. Filippo. L’interno è a unica navata a croce greca con due cappelle laterali e prolungamento nel profondo coro semicircolare. Ad un terzo dell’altezza della parete absidale corre una balconata con ringhiera in ferro battuto, cui si accede all’edicola centrale dove è conservato l’affresco quattrocentesco dell’immagine miracolosa della Titolare. All’interno affreschi barocchi e diffusa decorazione a quadrature, rocailles, e motivi floreali. Dalla tribuna di destra si accede alla cappella funeraria della baronessa Maria Cosway, neoclassica.

Il susseguirsi delle fasi costruttive del convento é molto incerto e il complesso non sembra aver mai offerto requisiti monumentali e artistici degni di nota.

Lo smantellamento della sede dei Minimi avvenne con le ultime soppressioni napoleoniche e procedette per tappe successive a partire dal 1775. La biblioteca del convento venne censita, chiusa e le chiavi vennero consegnate il 12 aprile 1798 ai commissari incaricati.

La soppressione ufficiale del convento avvenne l'11 maggio 1810 e l'edificio del convento venne ceduto da Carlo Giuseppe Gariboldi, che agiva per conto di Luigi Picaluga, (che lo aveva acquistato l’11 novembre 1811 dalla Direzione del Demanio nel Dipartimento d’Olona ed Uniti per conto della Cassa d’Amministrazione) al conte Francesco Melzi d'Eril che lo acquistò (29 febbraio 1812) per devolverlo a Maria Cosway.

Maria, in una lettera del 31 dicembre 1811 indirizzata a Melzi d’Eril, scrive: mi é stato offerto in vendita dal proprietario il convento delle Grazie, il quale sono stata a vedere. Questo resta vicino alla porta (Cremona), in bellissima situazione, bella veduta dalla campagna ... la casa poi comoda e bella. Bella scala, refettorio, stanze, e gettando giù qualche muro ci sarà da fare dei bei dormitori. Un bel giardino, corte. Insomma questo mi par convenir benissimo.

Inizialmente Maria procedette con un primo intervento utile a consentire il nuovo impiego delle vecchie strutture edilizie; a questo seguirono una serie di acquisti di beni immobili (dal 1822 al 1833) confinanti al Collegio. Già il 4 maggio 1812 il Comune decideva per "la cessione gratuita di quella parte di bastione ... ... rilasciandola pienamente a libero uso del Collegio, fino a tanto che questo sussisterà, colla riserva che il terraglio ceduto non sia smosso in modo da pregiudicare la solidità delle mura pubbliche".

Una mappa che illustra la zona compresa tra il confine del giardino del convento, ora Collegio, e il bastione é conservata presso l'Archivio storico del comune di Lodi; presenta la suddivisione della proprietà alla data del 1812. Una nota con sottoscrizione autografa dichiara l'avvenuto ricevimento da parte di Maria Cosway di copia dell'elaborato.

Seguirono lavori di ampliamento e miglioria e la riqualificazione dei prospetti verso strada (ora Via Paolo Gorini) per esaltare l'aspetto esteriore dell'Istituto, come espressa volontà della Fondatrice.

Dopo la morte della fondatrice (1838) l'anno seguente venne aggiunto un nuovo fabbricato di levante, venendo a formare, in pianta, un cortile a "U" che avrebbe in seguito sempre costituito la corte nobile dell'edificio. Infine il progetto del 1855 diede al Collegio la definitiva fisionomia che ancora oggi si può ammirare.

Le Dame Inglesi mettono a disposizione (30 aprile 1915) i locali al Sottocomitato della Croce Rossa di Lodi (fondata nel 1887 da Paolo Gelmini), che decideva di istituire un'unità ospedaliera, nell'eventualità - sempre più probabile - della partecipazione dell'Italia alla guerra.

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Fondazione Maria Cosway   Via Paolo Gorini, 6   26900 Lodi   C.F. 84511920153

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